Appuntamento il 27 novembre a Roma per il workshop “Migranti, ruralità e sviluppo territoriale”

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Le aree rurali sono attraversate da nuove dinamiche di cambiamento, in virtù di processi migratori dalle caratteristiche nuove e differenziate. Le presenze straniere, diverse per nazionalità e status, sollecitano riflessioni e azioni, per le problematiche e le opportunità che ne derivano. Le aree rurali offrono, infatti, specifiche e rinnovate occasioni di lavoro e di residenzialità, anche per i nuovi rifugiati e richiedenti asilo, nell’ambito di politiche di accoglienza e di riallocazione. Ma non solo. La connessione tra rivitalizzazione delle aree rurali e politiche di integrazione offre opportunità di crescita, anche in termini occupazionali, per le comunità intere. Tuttavia, emerge la necessità di supportare gli attori locali, istituzionali e non, nei processi di inclusione economica e sociale, al fine di prevenire eventuali tensioni, di contrastare lo sfruttamento, la marginalizzazione o l’esclusione dei nuovi abitanti, e di promuovere una convivenza basata sul reciproco arricchimento.

Per migliorare la comprensione di questi fenomeni e riflettere sulle azioni da intraprendere per favorire percorsi di sviluppo e di integrazione condivisi a livello locale, la Rete Rurale Nazionale, nell’ambito del ciclo di seminari “Migrazioni e aree rurali: quali percorsi per favorire la cooperazione territoriale e lo sviluppo”, ha organizzato per il 27 novembre c.a. il terzo workshop dal titolo “Migranti, ruralità e sviluppo territoriale”. L’evento, che si terrà a Roma, è organizzato in collaborazione con Cittalia Fondazione Anci Ricerche, il Servizio Centrale dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e il Corso di Laurea Magistrale in Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo dell’Università della Calabria.

Guarda il programma.

Visita il sito di www.crea.gov.it

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