L’incontro “Cibo e agricoltura, terreni di integrazione”, che si è tenuto il 5 novembre, presso Eataly a Roma, è stato dedicato a rendere noti i risultati raggiunti attraverso dei percorsi formativi “on the job” di titolari di una forma di protezione internazionale, accolti nei progetti SPRAR/SIPROIMI del territorio.
Al via "Cibo e agricoltura, terreni di interazione". Olivieri #ServizioCentrale #Siproimi "Raccontiamo oggi le esperienze che nascono di territori. Anche da piccoli Comuni" pic.twitter.com/fabPYTbfPp
— Rete Siproimi (@sprar_siproimi) November 5, 2019
All’iniziativa, promossa da Slow Food Ciampino e Morena e dall’associazione SONIA onlus, in collaborazione con il Servizio Centrale dello SPRAR/SIPROIMI, hanno partecipato amministratori locali, operatori del settore agricolo e della ristorazione, operatori sociali e gli stessi e gli stessi beneficiari dei progetti.
#agricolturaeintegrazione Sanna sindaco di @colleferro_com: "Riflessioni importanti come quello di questa sera sono essenziali per ottenere buoni frutti. I sindaci sono sempre disponibili ad azioni concrete in questo ambito". pic.twitter.com/0STJclXPMY
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Si è trattato di un’esperienza pilota che aveva l’obiettivo di attivare tirocini formativi in aziende agricole e della ristorazione per persone titolari di una forma di protezione internazionale, perseguendo contestualmente obiettivi professionalizzanti e socio-educativi in contesti orientati all’agricoltura, alla trasformazione e utilizzo dei prodotti secondo una visione di benessere aziendale, territoriale e di comunità.
#integrazione È il momento delle esperienze di tirocinio nelle aziende agricole "Orto Rocci" e "Primavera" e nel ristorante "Moma" di Roma. pic.twitter.com/STLPXEwXxQ
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L’incontro ha quindi permesso di raccontare la specifica connotazione sociale e ambientale per quanto riguarda le cooperative agricole situate all’interno della cornice dell’area protetta del Parco dei Castelli, così come la denominazione DOL dei ristoranti di Roma che utilizzano appunto prodotti “Di Origine Laziale”, tradizionali e tipici, compresi quelli di nicchia al limite della produzione familiare, perché contribuiscono alla salvaguardia dei prodotti vegetali e zootecnici regionali.
#agricolturaeintegrazione. Orlandi #dipimmigrazione @comuni_anci : "Obiettivo primario: dare le opportunità di sviluppo alla maggior parte dei comuni e delle realtà territoriali" pic.twitter.com/r5LzPZk4QE
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Aziende tutte accomunate dal fil rouge di Slow Food Ciampino e Morena, che si sono perfettamente integrate in questa esperienza avvalorando un modello di lavoro in sinergia e comunione di intenti con il SIPROIMI non solo al fine dell’integrazione dei rifugiati, ma operando contestualmente azioni ad alto valore ambientale e territoriale.
Ogni azienda ha dato una sua specifica connotazione ai percorsi d’inclusione, ha condiviso con i tirocinanti la propria cultura del lavoro e la propria visione del mondo e un prezioso patrimonio relazionale.
Salvatore Stingo Agricoltura #Capodarco "È necessario farle vedere queste esperienze in agricoltura, raccontarle, divulgarle a un pubblico vasto e con formule nuove per dimostrare che la convinenza non solo è possiile ma arricchisce le persone e i territori" pic.twitter.com/4jjCVOqA5z
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#agricolturaeintegrazione Luca Vita #coopFattoriaRiparo-Anzio : "L'esperienza diviene possibile nel momento in cui ci si da un obiettivo determinato di crescita e miglioramento continuo" pic.twitter.com/jYcrg9F9zq
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Tutte le aziende, di qualsiasi settore e dimensione sono partner essenziali, ma aziende siffatte, ovvero con certificata “vocazione sociale” sono in grado di sviluppare la giusta partnership con gli Enti locali e le equipe SPRAR/SIPROIMI per una presa in carico integrata dei rifugiati, che permetta di declinare percorsi formativi in specifiche azioni socio-educative, anche e soprattutto per persone più vulnerabili, che presentano un surplus di valore, efficienza ed efficacia proprio perché sviluppate in un contesto lavorativo.
Stefania Maselli #ServzioCentrale #Siproimi: "Per le persone con vulnerabilità, anche le attività in ambito agricolo sono l'occasione per tirar fuori il proprio 100%" pic.twitter.com/LQgAuFGpk4
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I risultati presentati hanno ribadito la finalità immaginata fin dall’inizio: porre le basi per un suo consolidamento a livello diffuso.
Virginia Costa resp. #ServizioCentrale #Siproimi: "Le esperienze che oggi sono state raccontate confermano la proficua collaborazione possibile tra lo Sprar/Siproimi e le realtà locali che operano in ambito agricolo nei tanti piccoli comuni italiani". pic.twitter.com/YGK6Cop3Tm
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L’incontro si è infatti concluso con la conferma del successo dei percorsi fin qui realizzati e l’intenzione condivisa di continuare in questa direzione in stretta sinergia e collaborazione tra gli attori coinvolti.
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