Nel 2022 ricorre il ventennale del Sistema Sprar-Sai, istituito nel 2002 con la legge n. 189.
ANCI, Fondazione Cittalia, il Servizio Centrale del SAI e i progetti della rete del SAI, hanno ideato e realizzato numerosi appuntamenti per celebrare questa ricorrenza e ripercorrere, insieme a tutti i protagonisti, le tappe fondamentali del sistema pubblico di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, unico in Europa ad essere gestito dalla rete dei Comuni.
Come spiegato da Matteo Biffoni – sindaco di Prato, delegato Anci all’Immigrazione e presidente della Fondazione Cittalia – si è deciso di affrontare il ventennale non come una mera celebrazione, ma come un’occasione di riflessione da offrire poi in occasione della Seconda Conferenza degli operatori del SAI a inizio 2023.
Qui di seguito, in distinte sezioni dedicate, verranno progressivamente raccolti diversi materiali informativi:
• video-racconti prodotti dai Progetti della rete del Sai
• video-interviste ai sindaci Bianco, Domenici, Sturani, Zanonato, Pighi e Biffoni che, a nome dell’Anci, hanno seguito la nascita e lo sviluppo sistema Sprar-Sai
• podcast racconti di storie di beneficiari del sistema Sprar-Sai
• la Ricerca sugli operatori del sistema d’accoglienza Sprar-Sai
• i video dell’evento “La cittadinanza che c’è. I Comuni protagonisti di vent’anni di buona accoglienza”
• il Rapporto Annuale Sai 2021
LA STORIA DEL SISTEMA SPRAR-SAI IN BREVE
A partire dalle esperienze di accoglienza decentrata e in rete, realizzate tra il 1999 e il 2000 da associazioni e organizzazioni non governative, nel 2001 il Ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, l’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (UNHCR) siglano un protocollo d’intesa per la realizzazione del PNA – Programma Nazionale Asilo, il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano, con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di responsabilità tra Ministero dell’Interno ed enti locali.
La legge n.189/2002 ha successivamente istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione dello SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Attraverso la stessa legge il Ministero dell’Interno ha istituito la struttura di coordinamento del sistema – il Servizio Centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli enti locali – affidandone ad ANCI la gestione.
Il D.L. 4 ottobre 2018, n. 113, convertito in Legge 1 dicembre 2018, n. 132, rinomina il Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati – SPRAR in SIPROIMI – Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati. L’accesso al Sistema oggi è riservato ai titolari di protezione internazionale e a tutti i minori stranieri non accompagnati. Inoltre, la nuova disposizione normativa prevede che possano accedere ai servizi di accoglienza integrata del SIPROIMI anche i titolari di permesso di soggiorno per: vittime di violenza o tratta, vittime di violenza domestica, motivi di salute, vittime di sfruttamento lavorativo, calamità, atti di particolare valore civile.
Il D.L. 21 ottobre 2020, n.130, convertito in Legge 18 dicembre 2020, n.173, rinomina il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati SIPROIMI in SAI – Sistema di accoglienza e integrazione. La nuova norma prevede l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale oltre che dei titolari di protezione, dei minori stranieri non accompagnati, nonché degli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età. Possono essere accolti, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), le vittime di calamità, i migranti cui è riconosciuto particolare valore civile, i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche. Nell’ambito del Sistema sono previsti due livelli di servizi di accoglienza; al primo livello accedono i richiedenti protezione internazionale e al secondo livello, finalizzato all’integrazione, accedono tutte le altre categorie sopra elencate.
ll Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.
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