Tre giorni in Sicilia per una delegazione della Commissione per le migrazioni, i rifugiati e gli sfollati dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
La visita, iniziata il 16 settembre scorso da Lampedusa, si è svolta poi in provincia di Catania, presso il progetto SAI del Comune di Bronte.
Il 17 e 18 settembre sono stati poi dedicati a conoscere la vita quotidiana del progetto SAI di Bronte, visitando la struttura SAI che si trova nel Comune di Giarre, con le attività per la formazione e l’integrazione dei giovani migranti.
La presenza anche del viceprefetto di Catania Nicolo Pappalardo, del Sindaco di Giarre, Leonardo Cantarella, e della Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Bronte, titolare del progetto SAI, ha consentito di rappresentare agli ospiti gli elementi fondamentali che caratterizzano il progetto incontrando l’équipe multidisciplinare del progetto SAI, dialogando con gli operatori legali, la coordinatrice, le assistenti sociali, i mediatori, gli psicologi, l’insegnante di alfabetizzazione e gli operatori dell’accoglienza.
Il modello inclusivo del SAI, basato su percorsi personalizzati di integrazione sociale, lavorativa e culturale, è stato molto apprezzato dalla delegazione, che ha sottolineato il valore dei programmi formativi, come i corsi di lingua italiana e i tirocini professionali, che facilitano l’autonomia dei beneficiari e l’integrazione sociale nell’ambito della comunità territoriale.
Infine, dopo l’incontro con i beneficiari che hanno testimoniato le loro esperienze e il percorso di integrazione intrapreso, il capo delegazione – l’irlandese Paul Gavan – ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto, sottolineando l’importanza del ruolo della società civile per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti e per l’attenzione rivolta ai soggetti più vulnerabili.
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