RAPPORTO ANNUALE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI. ATLANTE SPRAR 2012/2013

Pubblicazioni & Manuali

Sono 6844 i rifugiati e richiedenti asilo accolti nella rete degli enti locali dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) a fronte di un totale di 3000 posti di accoglienza finanziati nel 2012. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dello SPRAR che restituisce un’istantanea sul numero e il profilo dei beneficiari accolti, sui servizi offerti e sulla distribuzione nazionale e regionale dei richiedenti asilo e rifugiati presenti nella rete degli enti locali dello SPRAR.

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Nel dicembre 2012 vi è stato un ampliamento dei posti della rete territoriale dello SPRAR a cui sono seguiti ulteriori ampliamenti nel corso del 2013 triplicando così la capienza del sistema con 9356 posti disponibili.

 

Il profilo dei beneficiari
In prevalenza i beneficiari accolti nella rete dello SPRAR provengono da Afghanistan (14,5%, 1,6 punti percentuali in più rispetto al 2011), Somalia (9,1%, -4,2% rispetto al 2011), Nigeria (8,4%), Pakistan (7,9% in continua crescita) ed Eritrea (7,8%). Tra gli accolti gli uomini fanno registrare ancora percentuali più elevate rispetto alle donne. La componente maschile (80,1% ) risulta essere infatti più del triplo di quella femminile che tende invece a crescere nei progetti del Fondo nazionale per politiche e i servizi dell’asilo (FNPSA) per categorie vulnerabili (36,5%). Rispetto all’età invece quella maggiormente rappresentata dai beneficiari è la fascia che va dai 18 ai 25 anni (34,2%), in lieve calo rispetto al 2011 (-2,8%), segue la fascia d’età compresa tra i 26 e i 30 anni (23,2%), quella tra i 31 e i 35 anni (14,1%) e infine quella tra i 36 e i 40 anni (7,6%). Complessivamente l’insieme delle persone accolte con un’età compresa tra i 18 e i 40 anni sono il 79,1%.

Per quanto riguarda il numero di minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo accolti, si registra un aumento rispetto al 2011: si è passati infatti dai 312 accolti nel 2011 ai 358 accolti nel 2012. Sono soprattutto di nazionalità afghana (33%), un dato che rimane costante nel corso degli ultimi anni in quanto l’Italia resta una delle tappe obbligatorie nel percorso migratorio dei minori afghani verso il Nord Europa.

La distribuzione regionale dei posti e dei beneficiari accolti
Rispetto al totale di posti finanziati in Italia per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo il numero maggiore si concentra nei centri dello SPRAR in Sicilia (22,4%), seguono Lazio (12,4%), Puglia (8,4%), Emilia Romagna (8,1%) e Lombardia (7,2%). Se si guarda invece al numero degli accolti, la percentuale più alta di rifugiati e richiedenti asilo è stata accolta in centri presenti sul territorio laziale (21,2%), seguito dalla Lombardia (16,8%) e la Sicilia (14,6%).

Nuovi ampliamenti della rete SPRAR
A partire da dicembre 2012 a novembre 2013 la rete territoriale dello SPRAR è più che triplicata, si è passati infatti dai 3000 posti strutturali finanziati per il triennio 2011/2013 dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (FNPSA), ai 9356 resi disponibili grazie ai cinque differenti allargamenti richiesti dal Ministero dell’Interno. Ampliamenti che hanno permesso di disporre, nel solo periodo tra dicembre 2012 e novembre 2013, il trasferimento nelle strutture dello SPRAR di 6.754 persone provenienti dai Centri di accoglienza governativi per richiedenti asilo (CARA) e in particolare dalle aree di arrivo (Isola di Lampedusa). Oltre un quarto del totale dei posti di accoglienza dello SPRAR si trova in Sicilia, quota che raggiunge la metà del totale se ad essa si sommano le capacità ricettive del Lazio e della Calabria.

Il rapporto dello SPRAR si conclude facendo il punto sui flussi internazionali, che hanno visto nel 2012 un aumento del numero delle domande di protezione in Europa: nel corso del 2012 infatti sono state presentate il 10,5% (303.645 nel 2011) in più rispetto all’anno precedente. Il 56% delle domande sono state presentate in Francia, Germania e Svezia.

Scarica il Rapporto in formato PDF

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