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«È per noi un motivo di grande orgoglio che un giovane che abbiamo accolto proveniente dal centro di Bagnoli e che ha seguito un percorso attraverso il sistema protezione per i richiedenti asilo a cui il Comune di Montegrotto Terme ha aderito, sia riuscito a trovarsi un lavoro e a integrarsi nella comunità italiana fino a sentirsene parte, tanto da rischiare la vita per salvare un cittadino italiano. Questa è l’integrazione che vogliamo». Con queste parole l’assessore ai servizi sociali del Comune di Montegrotto Terme Elisabetta Roetta commenta l’accaduto di qualche giorno fa che ha visto protagonista il giovane Ousmane, 21 anni, proveniente dal Senegal.
Una mattina, intorno alle 8, Ousmane ha rischiato la vita buttandosi nelle acque gelide del Brenta per soccorrere un uomo che aveva deciso di togliersi la vita. Il giovane, sbarcato in Sicilia tre anni fa da dove ha poi raggiunto prima Bagnoli e poi Montegrotto Terme trovando ospitalità per un po’ di tempo presso lo Sprar di Mezzavia, non ci ha pensato due volte e senza esitazione si è spogliato per tuffarsi nel fiume. Ha raggiunto l’uomo, lo ha ancorato al proprio corpo e vincendo la corrente ha nuotato fino a riva. «Mi ha parlato il cuore» racconta Ousmane al Corriere del Veneto il giorno dopo l’accaduto, «ho visto della gente sbracciarsi, una ragazza aveva appena chiamato i carabinieri. Sono stati i primi ad arrivare, ma io non ho voluto aspettarli».
Proprio grazie al progetto Sprar Ousmane ha potuto frequentare un corso di italiano e si è meritato il soprannome di “guru delle due ruote” imparando ad aggiustare le biciclette durante il laboratorio “Ciclo Officine” organizzato per i beneficiari del progetto. Recentemente ha poi iniziato un tirocinio lavorativo come magazziniere in una ditta della zona dove spera di perfezionare presto un’assunzione vera e propria.
Per i suo gesto eroico il Sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello gli consegnerà una medaglia al valore. Proprio il Sindaco parla sul suo sito di Ousmane ricordando che «gode della protezione umanitaria, quella protezione che, grazie al decreto sicurezza, è stata esclusa dall’ammissione allo Sprar e che da quest’anno non sarà più concessa a nessuno. Penso che questo caso, balzato agli onori della cronaca nazionale, possa essere un ulteriore spunto di riflessione sulle conseguenze deleterie che il decreto sicurezza porterà nelle nostre comunità. Per quanto ci riguarda abbiamo deciso che il 25 aprile conferiremo a Ousmane una medaglia come riconoscimento per il valore del suo generoso gesto».
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