L’appuntamento è per domenica 14 ottobre dalle 16:30 alle 20:00 in piazza del Duca a Senigallia. La giornata, promossa dalla Diocesi di Senigallia e dalla Fondazione Migrantes, con il patrocinio del Comune insieme a tantissime collaborazioni tra le quali lo Sprar, è testimonianza dell’amicizia e dell’integrazione tra i cittadini e le diverse comunità etniche dei cinque continenti che vivono a Senigallia.
Durante la giornata verranno proposte musiche, danze e testimonianze dei rappresentanti delle varie comunità etniche. Sono previste anche due mostre fotografiche. Quest’anno, come ogni anno, la giornata vede protagonisti diversi beneficiari Sprar e in particolare, in questa edizione, è prevista una sfilata di abiti tipici dei diversi paesi e l’allestimento di alcune stanze con oggetti e arredamenti tipici delle varie nazioni protagoniste. Al termine della serata ci sarà la possibilità di assaggiare qualche piatto esotico tipico di paesi come il Bangladesh, il Marocco, la Romania, l’Ucraina e lo Sri Lanka a rimarcare lo slogan di questa quarta edizione “Aggiungi un posto a tavola”.
Questa mattina, alla presentazione in Diocesi dell’evento, il Vescovo Franco Manenti ha detto che «il nome dice tutto: è un momento di festa, di gioia, di serenità che esprime l’intenzione di darci l’un l’altro il credito della fiducia. Siamo dentro a una realtà fatta di persone provenienti da paesi, religioni e culture diverse, che si ritrovano insieme per far conoscenza, festa e condividere questi sentimenti. Un’iniziativa da sostenere e sviluppare ulteriormente, invitando tutti a partecipare. Non ci si evolve emarginando, ma integrando, ricordiamocelo anche grazie a questa opportunità».
Ad anticipare l’evento, venerdì 12 ottobre alle ore 21:00 a palazzetto Baviera a Senigallia ci sarà un convegno su “Il migrante imprenditore” durante il quale verranno raccontate le esperienze sul territorio dalla voce diretta dei testimoni per provare a spiegare quello spirito imprenditoriale di chi si trova in un nuovo paese e deve affrontare una nuova sfida, oltre quella delle relazioni e dell’integrazione. A coordinare l’incontro il sociologo Eduardo Barberis.
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