Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Biffoni: “L’Italia non può tollerare morti in mare, il salvataggio delle persone è un dovere morale ancor prima che un obbligo di legge”

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Foto tratta da http://www.ufficiostampa.rai.it

Dobbiamo ribadire con forza un concetto semplice ma mai scontato. L’Italia non può tollerare morti in mare, il salvataggio delle persone è un dovere morale ancor prima che un obbligo di legge. Lo sforzo sull’accoglienza che in questi anni i territori hanno affrontato è stata una sfida difficile, per i numeri degli arrivi, per la complessità di un fenomeno epocale, ineludibile e non va trattato con ricette semplici o slogan. L’ampliamento della rete Sprar, il crollo degli arrivi dovuto anche a politiche estere mirate, sono state risposte efficaci, anche se non sufficienti. Molte le cose da migliorare, ma tornare indietro sarebbe un grande errore” sono le parole che Matteo Biffoni sindaco di Prato e Delegato Anci all’Immigrazione e alle politiche per l’integrazione ci affida in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.

Sono passati cinque anni dalla tragedia del 3 ottobre 2013 giorno in cui, al largo dell’isola di Lampedusa, persero la vita 368 persone nel tentativo di raggiungere l’Europa. Per non dimenticare le vittime di allora, ma anche le migliaia che continuano a morire nel mar Mediterraneo (negli ultimi 5 anni sono morti in mare 17mila persone), ogni anno il 3 ottobre si celebra questa Giornata. Oggi, nonostante il calo degli arrivi, sta aumentando il tasso di mortalità in mare a causa di traversate sempre più pericolose e di restrizioni alle navi delle Ong impegnate nel soccorso in mare.

Ieri 2 ottobre a Lampedusa il “Comitato Tre Ottobre” ha organizzato alcuni workshop riunendo studenti, insegnanti, rifugiati, associazioni e organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani per ricordare tutti i migranti che sono morti nel tentativo di raggiungere le nostre coste, ma “soprattutto per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sui temi legati alle migrazioni”,

L’iniziativa è stata promossa con il sostegno del Comune di Lampedusa e Linosa e la Rai, con il contributo dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra con i finanziamenti dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati.

La prima giornata è stata dedicata anche alla visita del “Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo“ dove gli stessi migranti e rifugiati sopravvissuti al naufragio di cinque anni fa hanno incontrato i ragazzi e i loro insegnati e hanno raccontato le loro storie.

E’ seguita una tavola rotonda alla quale ha partecipato il sindaco dell’isola, Salvatore Martello che per l’occasione ha detto: “Se vogliamo guardare avanti e affrontare le nuove sfide che il tema della migrazione ci pone è fondamentale conservare il valore della memoria”. Con lui ha partecipato all’incontro Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni, Daniela Pompei, esponente della Comunità di Sant’Egidio e Tareke Brhane, presidente del Comitato Tre Ottobre. A concludere la giornata un concerto dell’artista italo-francese Sandro Joyeux.

Nella giornata di oggi 3 ottobre si svolgerà la marcia verso la Porta d’Europa, il monumento progettato da Mimmo Paladino che simboleggia la vocazione all’accoglienza dimostrato negli anni dagli abitanti di Lampedusa nei confronti di chi scappa da guerre e povertà, accompagnata da un momento di raccoglimento e da una cerimonia di commemorazione in mare.

Anche la Rai dedicherà alla Giornata una programmazione speciale (Guarda la programmazione).

I beneficiari dei progetti Sprar del comune di Caltagirone partecipano alla Giornata con un’iniziativa alla presenza del Sindaco avv. Gino Ioppolo e dell’Assessore al Welfare dott.ssa Concetta Mancuso.

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