GMdR 2022: Caltagirone

Iniziative dei progetti SAI

Evento organizzato in occasione Giornata Mondiale del Rifugiato 2022, nel ventennale della rete SPRAR-SAI, dal Progetto SAI di Caltagirone

“Noi tra rischio e speranza: mille volti per un rifugio sicuro”

L’Amministrazione comunale, ente titolare del Progetto SAI di Caltagirone, in collaborazione con gli enti gestori delle comunità di accoglienza per adulti e minori stranieri non accompagnati, ha organizzato diverse iniziative per la Giornata mondiale del rifugiato.

L’iniziativa da noi proposta si è articolata in tre giornate, il 20, il 21 e il 22 giugno ed ha avuto come obiettivo quello di far conoscere i rifugiati attraverso i loro sogni e le loro speranze; è stata l’occasione per portare all’attenzione della cittadinanza la necessità di conoscere le tematiche dei rifugiati e per sensibilizzare tutti sull’importanza di proteggere i diritti di milioni di persone che fuggono dai loro Paesi.

Nelle settimane precedenti i beneficiari dei progetti SAI MSNA e adulti hanno partecipato ad alcuni laboratori manuali per la realizzazione di alcuni oggetti che sono stati donati ai presenti affinché rimanga viva l’attenzione su questi temi e su queste persone.

Il pomeriggio del 20 giugno presso la Villa Patti sono state presentate tante testimonianze di attuali beneficiari, minori e adulti ospiti nelle comunità di accoglienza, ma anche di ex beneficiari che hanno concluso il loro percorso di accoglienza e sono rimasti a vivere e a lavorare nella nostra città, formando una propria famiglia e avendo dei figli. Molto toccante la testimonianza di Ibra, originario del Senegal, ormai prossimo all’uscita dall’accoglienza. Un bel percorso che è stato costellato da tante difficoltà, superare barriere, pregiudizi, forme di razzismo, ma che gli hanno permesso di diventare più forte e più determinato nel perseguire i suoi obiettivi. Ora è un giovane uomo che ha trovato lavoro e una casa in affitto in città e sta per cominciare a vivere in piena autonomia. Significativa anche l’esperienza dell’accoglienza temporanea di ospiti afgani e ucraini che con le loro famiglie hanno vissuto con noi un breve tratto del loro percorso di riconquista del loro futuro. L’associazione AccogliRete con i suoi referenti ha presentato anche alcune esperienze di affido e le buone prassi per un percorso così importante e significativo per alcuni beneficiari. È stata quindi l’occasione per fare una panoramica sui mille volti, mille sfaccettature della condizione del migrante rifugiato, che è alla ricerca non solo di un luogo sicuro ma anche di una terra da dove ricominciare a vivere il presente e riappropriarsi del proprio futuro.

A conclusione delle testimonianze di diversi migranti di varie nazionalità, è stato portato in scena lo spettacolo “Mi chiamo Maris e vengo dal mare” della Compagnia Retablo di Catania, diretto e interpretato da Chiaraluce Fiorito su progetto drammaturgico di Melania Manzoni: il racconto di una storia vera, comune purtroppo a tante donne migranti, vittime di tratta e di violenza di genere. Uno spettacolo intenso e a tratti commovente, un’interpretazione travolgente che ha saputo far rivivere ogni emozione attraverso l’uso e la modulazione della voce ma anche con il linguaggio del corpo. Non si è potuti restare indifferenti, la storia è arrivata come un pugno allo stomaco, con i brividi sulla pelle e gli occhi pieni di commozione.

Nello stesso pomeriggio è stata esposta una mostra fotografica “Senegal: vivere l’Africa”, a cura del fotografo calatino Andrea Annaloro; si è avuti così la possibilità di aggiungere un altro elemento di riflessione sulla tematica dei migranti, affrontandolo da un altro punto di vista.

Nel pomeriggio del 21 giugno presso il giardino dell’Educandato San Luigi, in collaborazione con l’Associazione Nave Argo e l’APS Extopia ha avuto luogo la presentazione del libro “Shuma Tragliabissi” di Dario Muratore, autore, regista e attore di teatro che ha dialogato con la giornalista e critico teatrale Filippa Ilardo. In apertura una performance a cura dell’autore rivolta particolarmente a bambini e ragazzi, con il coinvolgimento di un piccolo gruppo di beneficiari dei progetti SAI. Una favola che parla di migrazioni, di salvezza e di speranza, raccontata con i colori del mare, che trae spunto da un fatto realmente accaduto. Nell’aprile 2015, un ragazzino del Mali affronta il suo viaggio, ma verrà trovato in fondo al mare un anno dopo con la pagella cucita sui suoi vestiti. Al termine della rappresentazione si è aperto un dialogo con i presenti sulla conoscenza del fenomeno, sulle dinamiche dell’accoglienza e sulle iniziative per l’inclusione sociale degli ospiti dei progetti.

Nella serata del 22 giugno presso la Villa Patti si è svolta la proiezione del film “Terraferma” in collaborazione con l’Associazione Astra. Con la proiezione del film “Terraferma” si è concluso il ciclo delle iniziative svolte in occasione della Giornata mondiale del rifugiato 2022. La proiezione del film ha permesso di trattare il tema sotto un altro punto di vista: quello dei pescatori che vivono nelle isolette del Mediterraneo, porta dell’Europa.

Un film sui confini, quello tra il mare e il continente, tra chi vive le leggi del mare e chi vuol far rispettare le leggi scritte e imposte dall’alto. Un luogo, il mare ormai privo di pesci e colmo di uomini e donne disperati in cerca di accoglienza e di rispetto.

La visione del film è stata anche l’occasione per lanciare una iniziativa dell’associazione dal titolo “Avrò cura di te” a sostegno di giovani migranti a supporto della costruzione di nuove relazioni sul territorio che vadano oltre l’accoglienza, per dare un segno di speranza e di fiducia alla vita di tutti i giorni dei giovani coinvolti.

Il sindaco F. Roccuzzo intervenuto nelle varie manifestazioni ha sottolineato l’importanza di fare rete e di adoperarsi affinché Caltagirone continui ad essere una città aperta, accogliente e solidale, come dimostra la storia di oltre un decennio di presenza di progetti SAI. Anche l’assessore  P. Alario ha sottolineato il fatto che ciascuno di noi è il prodotto di tutte le storie che abbiamo ascoltato e vissuto e delle tante che non abbiamo mai sentito. Le storie, come dice D. Taylor, hanno modellato la visione di noi stessi, del mondo e del posto che in esso occupano. Raccontare e raccontarsi è un filo che unisce. Le storie narrate e la storia di sé rappresentano i terreni privilegiati dell’incontro e dello scambio.

Di seguito il link collegato alla pagina fb del SAI MSNA
che sintetizza i momenti più significativi delle manifestazioni.

https://www.facebook.com/141040683279151/posts/pfbid02FQ6bKa6jowzUyeL7FYsjYQi5q9eckbaR312u55jLfFjFPygyNb12ww5FFW7MvTi3l/

Condividi