Il 20 giugno, in tutto il mondo, si celebra la Giornata internazionale del rifugiato indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. In occasione di questa giornata, viene diffuso il video MASNA’. I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI NELLA CITTÀ’ DI TORINO.
La Città di Torino, Assessorato al Welfare, Diritti e Pari Opportunità, nell’edizione appena conclusa del Salone del Libro 2023, ha raccontato lo straordinario impegno messo in campo, da più di 30 anni, nell’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) con un focus specifico sull’emergenza in corso. In anteprima esclusiva è stato proiettato il corto animato “MASNA’. L’Accoglienza dei Minori Stranieri non accompagnati a Torino”, realizzato dal Servizio Minori e Famiglie della Città e finanziato dal SAI, il Sistema di Accoglienza ed Integrazione: il video è stato realizzato per promuovere le politiche di accoglienza e narrare le traiettorie di vita dei nostri ragazzi.
L’Assessorato ha voluto porre all’attenzione del grande pubblico un tema che nell’ultimo anno è diventato emergenziale in tutta Italia: la Città di Torino, nel corso del 2022, ha accolto 720 MSNA, un numero del 288% più grande della media degli ultimi dieci anni. In tutta la Regione Piemonte, nello stesso anno, sono arrivati 855 MSNA: la sola Città ha dunque assorbito quasi l’82 % dell’intero flusso migratorio MSNA regionale. Chi sono i minori stranieri non accompagnati (MSNA)? Con l’espressione “minore straniero non accompagnato” (MSNA), si intende il minore di anni diciotto, cittadino di Stati non appartenenti all’Unione Europea o apolide, che si trova, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privo di assistenza e rappresentanza legale da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili.
Il termine, ormai in uso presso tutte le agenzie, le istituzioni pubbliche e gli operatori del settore, deriva dall’inglese “unaccompanied minor”, ma potete trovarlo anche con i sinonimi “unaccompanied child” o “separated child”. E perché a Torino diventano i “MSNA” …. diventano MASNA’ ? Per una profetica similitudine, in dialetto piemontese “masnà” significa bambino/a/i: la particolarità di questa parola è che non varia al maschile, al femminile, al singolare o al plurale. La parola masnà ci ricorda che tutti noi siamo stati, o forse lo siamo sempre, un po’ fanciullini, come diceva Pascoli.
E ci ricorda anche che i diritti di protezione dell’infanzia vanno garantiti, come recita la Convenzione di New York, ad ogni fanciullo “senza distinzione di sorta ed a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza”. Credits video: regia e Montaggio di Domenico Sorrenti, realizzazione del Gruppo Arco.
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