«L’integrazione è un motore e garanzia di sicurezza pubblica»

Eventi e notizie, News

Su La Repubblica e Il messaggero Antonio Decaro, Presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, che ha aperto ieri la XXXV Assemblea nazionale dell’Anci, a Rimini fino al 25 ottobre, parla della questione dell’accoglienza dei migranti: «Io non so se il sistema dell’accoglienza diffusa possa rappresentare una reale opportunità per i piccoli Comuni, so per certo, però, che il Governo ha perso una grossa opportunità, approvando un decreto, che tiene insieme provvedimenti in materia di sicurezza e di immigrazione, senza alcun tipo di concertazione o di confronto, anzi senza alcun tipo di comunicazione preventiva». E continua: «I migranti che sono costretti ad abbandonare gli Sprar, non abbandonano il nostro Paese, anzi torneranno a occupare le piazze» e «quelli che non otterranno la protezione umanitaria diventeranno lavoratori in nero o occupanti abusivi di stabili dismessi, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore finiranno per essere arruolati negli eserciti della criminalità organizzata».

Nella giornata di ieri è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, come si può leggere su Italia Oggi e su Il corriere di Romagna, ha parlato a sua volta dell’accoglienza dei migranti ricordando come «i comuni restino le istituzioni pubbliche più importanti per l’effettiva integrazione dei migranti che vanno accolti e di coloro ai quali la nostra Costituzione riconosce protezione. L’integrazione è un motore e garanzia di sicurezza pubblica».

Su Il quotidiano di Calabria le parole del segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali: «Dal Capo dello Stato giungono parole sagge sull’integrazione e sul ruolo prezioso che Enti locali e scuola possono avere nell’integrazione. Peccato però»…«che abbiamo un governo che cancella gli Sprar, unico esempio intelligente ed utile di integrazione».

Per quanto riguarda il decreto legge immigrazione e sicurezza, su Libero il senatore Gregorio De Falco del Movimento 5 Stelle, e con lui gli altri senatori Elena Fattori, Paola Nugnes, Virginia La Mura e Matteo Mantero, ricalca le parole del Presidente Mattarella e ribadisce che: «L’ integrazione è un motore e garanzia di sicurezza pubblica. I Comuni sono parte di questo motore, come dimostrano le buone esperienze che hanno realizzato».

Su Il fatto quotidiano si torna a parlare del comune di Torino e del Consiglio comunale di lunedì scorso (22 ottobre) durante il quale “è stato approvato un ordine del giorno firmato dalla consigliera del Pd Elide Tisi per chiedere la sospensione del decreto che potrebbe far uscire molti richiedenti asilo dai programmi di integrazione”. In accordo con la consigliera Tisi, il Sindaco Chiara Appendino e la capogruppo del M5S Valentina Sganga: «Il nostro obiettivo è salvaguardare il sistema Sprar, l’unico in cui i fondi pubblici vengono gestiti da un sistema pubblico. Se chi arriva viene privato della possibilità di accedere al permesso di soggiorno e, allo stesso tempo, non può essere rimpatriato, come si può garantire la sicurezza del territorio?»

Considerazioni sul decreto arrivano anche dalla Rete Sostenibilità e Salute, RSS, sulla rivista di informazione e documentazione sanitaria Panorama della Sanità: “Spostare una proporzione, non ancora definita ma presumibilmente grande, di richiedenti asilo dal sistema SPRAR a veri e propri centri di detenzione, quali saranno i CPR (Centri di permanenza per il rimpatrio), potrebbe pregiudicare la salute di queste persone”.

Condividi