Su La Gazzetta di Parma, il sindaco Federico Pizzarotti sul decreto 113 Immigrazione e Sicurezza: “Il decreto non risolve nulla perché di fatto crea più clandestini, tagliando una serie di presidi umanitari, e quindi agisce al contrario di ciò che dice Salvini. Non si lavora poi sulle espulsioni e ripartono i Cas, a svantaggio degli Sprar che invece funzionavano. Si avrà quindi più delinquenza rispetto ad oggi»
In un’intervista a la Repubblica il senatore M5S Matteo Montero: “Andando a ridurre il sistema dello Sprar e promuovendo i Cas, i grandi centri, si rischia di alimentare gli affari di chi lucra sull’immigrazione e di limitare la capacità di integrazione. Si creano delle sacche di disagio, che sono quelle su cui fa profitti la criminalità. Le conseguenze le subiremo tutti, non solo i migranti»
Il Mattino intervista la senatrice M5S Elena Fattori: “Il Movimento è sempre stato favorevole al sistema dell’accoglienza diffusa nei comuni: gli Sprar sono l’unico sistema di integrazione che funziona e il Movimento li ha sempre sostenuti. Eppure il decreto sicurezza ne prevede lo smantellamento, a tutto vantaggio del sistema di accoglienza straordinaria nei Cas, che finisce con il dare nuova linfa a quel business dell’accoglienza che si vorrebbe contrastare.”
Anche Il Dubbio intervista la sentarice Fattori: Perché crede sia un decreto pericoloso? Risposta: “Perché toglie la protezione umanitaria e smantella gli Sprar, l’unica forma di accoglienza totalmente rendicontata, controllata e pubblica. Un sistema che garantiva la convivenza pacifica tra residenti e richiedenti asilo. Il mio non è buonismo, è una preoccupazione per la sicurezza. Perché è normale che senza protezione ti trovi persone a spasso per l’Italia che diventano preda della malavita organizzata.”
Mentre su italiaoggi.it la sentarice M5s Paola Nugnes spiega la sua posizione sul decreto. In particolare segnala: «la limitazione del diritto d’asilo, che va contro le leggi internazionali e dunque è incostituzionale. Per me è inaccettabile. Ridurre il sistema dello Sprar può esser peggiorativo». «Voglio votare contro questo provvedimento, partito male, ma nel caso di un’eventuale fiducia mi riservo di valutare il da farsi»
Il Messaggero scrive: “L’assessore al Sociale Laura Baldassarre (vicina al presidente della Camera Roberto Fico e alla filiera Unicef del sottosegretario di Palazzo Chigi Vincenzo Spadafora) critica il dl sicurezza. Con queste parole: «Se non cambierà 1.059 persone solo a Roma uscirebbero dal sistema Sprar, con due effetti negativi: che i servizi sociali si dovrebbero fare carico di queste persone, e non ce la fanno, e che aumenterebbero le situazioni di illegalità»”.
Il manifesto pubblica un intervento del Comitato Ero straniero (Radicali italiani, Casa della carità di Milano, A Buon Diritto, Arci, Asgi, Centro Astalli, Acli, Cild, Cnca) sulla “proposta di legge di iniziativa popolare che abbiamo depositato un anno fa alla Camera dei deputati va nella direzione opposta al decreto, provando ad affrontare il fenomeno migratorio in tutta la sua complessità e si propone di superare la legge Bossi-Fini alla luce dei limiti sperimentati in questi decenni e del mutamento dei flussi nel contesto geo-politico degli anni più recenti.” “Come realtà impegnate nel sociale e nella tutela dei diritti, siamo contrari a una gestione delle migrazioni con logiche meramente securitarie e di ordine pubblico. In particolare, ci preoccupano le proposte di abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e il restringimento del sistema Sprar in favore dei grandi centri di accoglienza.”
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